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Mostra Manoscritti – Pearls of Wisdom: Influence of Arab Culture on Europe

Il Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhab (DCT Abu Dhabi), in coordinamento con il nostro Istituto/Ambasciata d’Italia negli EAU, l’Ambasciata di Spagna negli EAU, la Biblioteca Nazionale Marciana, la Biblioteca Universitaria di Bologna, la Biblioteca Nazionale di Spagna e la Biblioteca Reale di San Lorenzo de El Escorial, ospiterà la mostra Pearls of Wisdom a Qasr Al Watan (Abu Dhabi) dal 7 dicembre 2022 al 6 gennaio 2023. La mostra esplorerà l’influenza della cultura araba in Europa attraverso la presentazione di preziosi manoscritti che dimostrano il ruolo della civiltà araba nel generare il dialogo religioso e lo scambio di conoscenze che hanno aperto la strada al rinascimento e all’illuminismo europeo.

A partire dal XII secolo, l’Europa assiste a un potente rinnovamento culturale nel pensiero, nelle arti e nelle scienze, che infine sfocerà nel Rinascimento.

Questo periodo è caratterizzato dall’interesse che gli intellettuali europei manifestano per le civiltà non europee, soprattutto il mondo arabo-islamico. Tale interesse si concretizzò in un intenso movimento di traduzione delle fonti originali; poiché si rese necessario procurare le opere da tradurre, il movimento delle traduzioni va di pari passo con il viaggio dei libri arabi verso Occidente, lungo le stesse vie che esportavano altri beni di lusso.

Questo importante momento di interazione culturale tra l’Europa e il mondo arabo-islamico iniziò nei luoghi in cui la presenza araba era più forte: la Penisola iberica, cioè i territori che gli Arabi chiamarono al-Andalus e che essi dominarono tra i secc. VII-XV fino alla caduta dell’emirato di Granada (1492); e l’Italia meridionale e specialmente la Sicilia, la grande isola conquistata dagli Arabi nel IX secolo e caduta nell’XI, che subì l’influenza culturale araba fino a tutto il regno di Federico II (m. 1250).

Attraverso la Penisola iberica e la Sicilia, l’Europa assorbì ed elaborò la cultura arabo-islamica, soprattutto nei campi della letteratura, dell’arte e dell’architettura, della medicina, della musica, dell’agricoltura e delle tecnologie.

È proprio questo il tema della preziosa mostra di manoscritti organizzata dal DCT nella magnifica sede del Palazzo Presidenziale di Abu Dhabi, Qasr al Watan (inaugurazione il 6 dicembre, fino al 6 gennaio), con la collaborazione delle Ambasciate d’Italia e di Spagna, le quali hanno facilitato il prestito di opere di inestimabile valore da alcune biblioteche dei rispettivi Paesi. In particolare l’Ambasciata d’Italia, attraverso l’Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi (IIC), ha fornito diversi prestiti dalla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia; tra questi un meraviglioso Corano miniato del 1537 e un manoscritto contenente alcuni detti dei padri cristiani arabi datato addirittura 1357. Altri volumi, ancora più antichi, provengono dalla rinomata Biblioteca Universitaria di Bologna, come il trattato di grammatica araba di al-Zamakhshari o il trattato di diritto islamico di al-Nasafi, entrambi copiati nel XIV secolo.

Questo è anche il tema delle due successive giornate di conferenze a Manarat al Saadiyat (7 e 8 dicembre): studiosi provenienti dall’Europa, dagli Emirati Arabi Uniti e dal mondo arabo cercheranno di mostrare come non solo le scienze ma anche le letterature europee medievali portino chiari i segni dei contatti avuti con la cultura araba e islamica.

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  • Organizzato da: DCT
  • In collaborazione con: IIC Abu Dhabi, Ambasciata d'Italia e Spagna