L’Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi è lieto di annunciare la mostra bipersonale A Visual Unison, con opere degli artisti di fama internazionale Cristiana de Marchi e Mohammed Kazem, che inaugurerà il 3 ottobre 2025.
Inaugurazione: 3 ottobre, ore 18:30
Istituto Italiano di Cultura Abu Dhabi
RSVP: https://avisualunison.splashthat.com
L’emiratino Mohammed Kazem e Cristiana de Marchi, residente da lungo tempo negli Emirati Arabi Uniti, collaborano dal 2008 come membri di The Flying House, un collettivo di artisti concettuali divenuto oggi un punto di riferimento storico, riunito attorno alla figura di Hassan Sharif (1951–2016). La loro collaborazione si è ulteriormente consolidata nel 2011 con l’apertura del loro studio Empty10, una delle prime realtà artistiche nel quartiere di Al Quoz a Dubai, oggi riconosciuto come epicentro della scena artistica commerciale degli Emirati.
La mostra presenterà una selezione di opere caratterizzate da un intenso dialogo interno, capace di coinvolgere lo spettatore in un’esperienza riflessa. Attraverso lavori su carta, video e tessuti, l’esposizione introduce l’esercizio quotidiano di due artisti che coltivano le proprie ricerche individuali intrattenendo al contempo un dialogo che si traduce in connessioni visive, corrispondenze e affinità. Pur non essendo tematicamente correlati, i lavori condividono un comune interesse per l’astrazione concettuale e risuonano evocativamente l’uno con l’altro.
La mostra, aperta al pubblico fino al 21 ottobre, costituisce la prima edizione di una nuova iniziativa promossa dall’Istituto Italiano di Cultura, volta a rinforzare ponti tra le culture attraverso la creatività, e si inserisce nelle celebrazioni della Giornata del Contemporaneo Italiano, prevista il 4 ottobre e promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con AMACI, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.
Mohammed Kazem, nato negli EAU, vive e lavora a Dubai. Ha sviluppato una pratica artistica che abbraccia video, fotografia e performance, alla ricerca di nuovi modi per comprendere l’ambiente e le esperienze. La sua formazione musicale costituisce la base di un lavoro in cui sviluppa processi capaci di rendere fenomeni transitori, come il suono e la luce, in forme tangibili. Spesso inserendosi nelle proprie opere, Kazem risponde al luogo geografico, alla materialità e agli elementi come modalità per affermare la propria soggettività, in particolare rispetto al rapido processo di modernizzazione degli Emirati a partire dalla loro fondazione.
Cristiana de Marchi, nata in Italia, vive e lavora tra Beirut e Dubai. La sua ricerca affronta tematiche sociali e politiche, spaziando dalla memoria ai luoghi del passato e del presente, dall’identità e dai confini contesi agli strumenti della contemporanea dimensione statuale. Attraverso tessuti, ricami, film e performance, avvia processi che pongono l’accento sulle dinamiche di potere, indagandone le strutture. Questi sistemi vengono decostruiti estraendo i segni e i simboli che li compongono. L’artista mette così a nudo il potere latente in bandiere e colori, passaporti, mappe, statistiche, modelli sociologici, parole e lettere. Soffermandosi su dettagli spesso trascurati, richiama l’attenzione su come gli elementi apparentemente innocui del quotidiano costituiscano in realtà la sostanza dei grandi meccanismi di organizzazione collettiva.